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Donne Italiane: Troppe Ore Davanti alla tv
Italiane troppo pigre: passano in media 34 ore a settimana davanti alla tv, quattro in più rispetto agli uomini. E troppo spesso disertano scale e passeggiate a vantaggio di ascensore, auto o motorino. Parola di Dario Giugliano, della Divisione Malattie del metabolismo della II università di Napoli, intervenuto a Milano all'incontro internazionale su “Attività” fisica, obesità e salute. “Forse a tenere “incollate” le donne alla televisione sono anche programmi femminili come soap e telenovelas - dicono gli esperti - che rubano tempo al movimento e si rivelano alleati dei chili di troppo”.
“Basterebbe ridurre le ore di sedentarieta' davanti al piccolo schermo o al Pc, usare le scale, tenere l'auto in garage o scendere una fermata prima dall'autobus per assicurarsi una vita più attiva, alleata della salute”, spiega Giugliano. Da uno studio napoletano durato due anni, infatti, emerge che una dieta sana abbinata a un movimento costante e quotidiano (almeno mezz'ora di camminata a passo svelto) permette a donne obese di mezza età di perdere in due anni il 10% del proprio peso.
“Un risultato importante - sottolinea il ricercatore - perché in questo modo non solo si tengono lontane le malattie legate all'obesità, ma migliorano valori come la proteina C-reattiva, legati al rischio cardiovascolare”. E se i figli delle coppie “fitness” sono più protetti dal pericolo di diventare extralarge, la situazione non è rosea neanche per i bambini italiani. “Sono sempre più sedentari, e non è facile capire quanto tempo passano davvero tra pc e tv - dice Claudio Maffeis della Clinica Pediatrica dell'Università di Verona - Ma ogni ora davanti allo schermo aumenta del 6% il rischio di diventare obesi. E solo il fatto di tenere una televisione in camera da letto lo fa impennare del 30%”.
Insomma, secondo gli esperti, non bastano le diete per tenere lontani i chili di troppo. Un'epidemia che porta a bruciare milioni di euro in cure. Secondo uno studio dell'Università di Milano, i costi diretti delle patologie legate all'obesità (fra cui diabete, ipertensione e alterazioni dei lipidi nel sangue) arrivano a quasi 22 miliardi di euro l'anno.
“Basterebbe ridurre le ore di sedentarieta' davanti al piccolo schermo o al Pc, usare le scale, tenere l'auto in garage o scendere una fermata prima dall'autobus per assicurarsi una vita più attiva, alleata della salute”, spiega Giugliano. Da uno studio napoletano durato due anni, infatti, emerge che una dieta sana abbinata a un movimento costante e quotidiano (almeno mezz'ora di camminata a passo svelto) permette a donne obese di mezza età di perdere in due anni il 10% del proprio peso.
“Un risultato importante - sottolinea il ricercatore - perché in questo modo non solo si tengono lontane le malattie legate all'obesità, ma migliorano valori come la proteina C-reattiva, legati al rischio cardiovascolare”. E se i figli delle coppie “fitness” sono più protetti dal pericolo di diventare extralarge, la situazione non è rosea neanche per i bambini italiani. “Sono sempre più sedentari, e non è facile capire quanto tempo passano davvero tra pc e tv - dice Claudio Maffeis della Clinica Pediatrica dell'Università di Verona - Ma ogni ora davanti allo schermo aumenta del 6% il rischio di diventare obesi. E solo il fatto di tenere una televisione in camera da letto lo fa impennare del 30%”.
Insomma, secondo gli esperti, non bastano le diete per tenere lontani i chili di troppo. Un'epidemia che porta a bruciare milioni di euro in cure. Secondo uno studio dell'Università di Milano, i costi diretti delle patologie legate all'obesità (fra cui diabete, ipertensione e alterazioni dei lipidi nel sangue) arrivano a quasi 22 miliardi di euro l'anno.