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Africa: il Movimento per i Diritti delle Donne Torna all'Attacco
I Paesi africani stanno ignorando un documento adottato l’anno scorso per porre fine alla disparità di trattamento tra uomini e donne del continente, dalla quale derivano violenze, abusi e malattie. La denuncia arriva dal Femnet (Network per la comunicazione e lo sviluppo delle donne africane), che in un documento, diffuso nell’ambito degli incontri preparatori al summit dell’Unione africana (Ua) al via domani in Etiopia, sottolineano come il ‘Protocollo per i diritti delle donne in Africa’ – firmato l’anno scorso al vertice della Ua in Mozambico – sia “un pezzo di carta senza alcun valore”. Fino a questo momento, infatti, soltanto uno dei 53 Stati membri dell’Ua - le Comore – hanno ratificato il Protocollo, mentre il Mali e la Namibia sarebbero intenzionati ad aderirvi. Il testo, però, diventerà vincolante per coloro che lo hanno ratificato (i quali lo dovranno integrare nella legislazione locale) solo quando sarà stato adottato da almeno 14 parlamenti. Nel ‘Protocollo per i diritti delle donne in Africa’ si sostiene che maschi e femmine devono avere pari diritti nei settori riguardanti l’educazione, il matrimonio, il divorzio, l’eredità e le proprietà familiari. Inoltre il Femnet afferma che alle donne deve essere garantito il diritto di proteggersi dalle malattie a trasmissione sessuale, tra cui l’Hiv-Aids. L’organizzazione combatte anche contro le varie forme di mutilazione genitale femminile, delle quali sarebbero vittime oltre 90 milioni di africane. “La violenza fisica – si legge ancora nel documento del Femnet – la vulnerabilità a malattie gravi, le scarse opportunità educative e le barriere legali che impediscono l’accesso ai diritti di proprietà fanno purtroppo delle donne africane delle cittadine di seconda classe”.