gio, 25 aprile 2024

Destino è la memoria di ciò che verrà...

Arpini2020
Alla base di questo racconto pongo la mia esperienza, impiantata nella memoria, del momento in cui la coscienza stava illuminando la formazione di un corpo nel grembo di mia madre, essendo questa coscienza individuale denominata “anima”, in cui percepii chiaramente il decorso karmico che quella forma psicofisica (quel me stesso) era destinata a compiere. Vidi le sue propensioni, le sue radici geniche, le tendenze innate, le vicende destinate, le difficoltà, la gloria, il sacrificio, insomma tutto quel che doveva essere compiuto attraverso quello specifico individuo umano.

Ebbene nel percepire tutto ciò chiaramente sentivo una certa riluttanza ad affrontare le prove, meglio dire a testimoniarle, o renderle possibili attraverso la presenza cosciente che io sono. Eppure, il delinearsi del destino incipiente nello specchio della mente, che lo registrava e quindi lo immagazzinava come una pellicola che poi sarebbe stata proiettata nel corso della vita, comportava una parvenza di libero arbitrio nell’accettare il fato o nel rifiutarlo. Certo questa sensazione di accettazione o rifiuto era totalmente soggettiva e non poteva in alcun modo modificare il corso degli eventi preordinati, ma avrebbe potuto lasciare una traccia sotto forma di insoddisfazione e rifiuto, con le conseguenze che potete immaginare nel dispiegamento della vita che stava per manifestarsi...

Ma qui occorre un chiarimento. Il meccanismo della comparsa dei pensieri sembra provenire da una fonte. La definisco fonte perché pensiamo in continuazione anche quando sogniamo. Eppure nel sonno profondo e nel nirvikalpa samadhi il flusso dei pensieri si interrompe, ma la consapevolezza è sempre presente. Il che dimostra che la mente senza pensieri esiste. Ma non è poi così importante che i pensieri ci siano o non ci siano.

L'inseguire i pensieri è schiavitù osservarli con distacco è liberazione. Durante la fase del distacco ci si rende conto che le cose , come i pensieri, avvengono da sé. Quindi non serve preoccuparsene. Da ciò se ne può dedurre che anche la proiezione di un ipotetico destino è solo un film che appare nella mente.

Nell'Upadesha Saram di Ramana Maharshi è detto: "17. Se si osserva senza interruzione la natura della mente, si vede che invero la mente non esiste. Questa è per tutti la via diretta. 18. La mente non è che un insieme di pensieri, il primo dei quali, la radice di tutti i pensieri, è il pensiero 'io'. Dunque la mente è solo il pensiero 'io'. 19. Quando si cerca all'interno la fonte da cui proviene questo 'io', esso scompare. Questa è la ricerca del Sé. 20. Dove l''io' scompare, là risplende l'Uno, indiviso e infinito. Questo è il vero Sé".

Paolo D'Arpini

Scheda dettagli:

Data: 1 settembre 2020Autore: Paolo D'Arpini
Fonte/Casa Editrice: Paolo D'Arpini - Fonte: https://bioregionalismo.blogspot.com/2020/08/ destiny-is-memory-of-what-will-come.html
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Paolo D’Arpini - Circolo vegetariano VV.TT.

Nella mia vita non ho mai avuto un dono spiccato per la modestia, ho sempre considerato me stesso e la mia opera come un degno percorso evolutivo. Abitando a Verona avevo già collaborato, nel 1967-68, ad una rivista locale che si chiamava Verona Beat, un cult tipico di quegli anni, ebbi la fortuna…

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