E' una spezia diffusa in Medio Oriente e nel mondo mediterraneo, ma poco usata da noi. Peccato, perché il suo profumo sta a metà tra quello pungente dell'amarena e quello morbido della mandorla.
Si tratta del mahlab. Scritto anche mahaleb, mahlepi, makhlepi e in diverse altre varianti, è universalmente apprezzato soprattutto nei dolci a cui conferisce il suo aroma speciale.
Si ricava dal seme interno ai noccioli del Prunus mahaleb. Di recente è stato riscoperto in seguito a un rinnovato interesse per le gastronomie tradizionali del Mediterraneo. Perché il suo uso è antico, si perde nei tempi. E ora c'è anche chi si interessa alle sue qualità nutrizionali. Un terzo del suo volume è infatti costituito da olii: acido a-oleostearico, acidi linoleici e tocoferolo. Un alimento ricco di bontà.
Si tratta di una di quelle spezie che conferiscono corpo e gusto alle ricette, anche le più semplici. I semi interi possono essere aggiunti ai brasati e alle salse. In Grecia è associato a un dolce tradizionale che si inforna per Pasqua. I suoi usi sono oggetto di riscoperta, e infatti il mahlab sta lentamente facendo il suo ritorno sugli scaffali dei negozi di alimentari. Pronto per chi ha voglia di sperimentare tra tradizione e nuove scoperte.