ven, 19 aprile 2024

Un chiarimento sul concetto di "spiritualità laica"

Paolo D'Arpini nella grotticella di meditazione a Calcata
Vorrei porre un chiarimento sull'abbinamento da me utilizzato dell'aggettivo "laica" alla parola "spiritualità".

La spiritualità di per se stessa non può avere qualifiche di sorta, in quanto essa rappresenta la capacità percettiva, la coscienza-intelligenza, e quindi è assolutamente soggettiva (il noumeno). Il fatto poi che nel corso dei secoli questa coscienza-intelligenza sia stata indicata da varie religioni come una espressione delle rispettive fedi, ha portato a qualificare lo "spirito" e la spiritualità come derivazione e componente di una qualsiasi religione.

Ritengo quindi necessario restituire al termine "spiritualità" la sua totale indipendenza da ogni matrice religiosa. La spiritualità è totalmente libera e naturale, una semplice e spontanea espressione della consapevole presenza. In questo senso continuo ad usare il termine spiritualità… non essendocene altri disponibili.. nel significato più profondo del nome, quello usato sin dall’antichità per individuare la “presenza viva”.

I pagani, che evidentemente avevano più dimestichezza con questa spiritualità naturale, riconoscevano tale presenza non solo nell'uomo ma anche nei luoghi, nei boschi, nei fiumi, negli animali, etc. Ed anche oggi non saprei che altro nome dare a quella “presenza”... e siccome il vero nome originario è “spirito” credo sia più che giusto recuperare la parola originaria piuttosto che cercarne una nuova. Il cattivo uso del termine “spirito” (accreditabile alle religioni patriarcali: giudaismo, cristianesimo, islam), non è ragione sufficiente per rinunciarvi, anzi dobbiamo denunciare l’ipocrisia religiosa che addirittura definisce “laico” un credente di che non è “ordinato” nel sacerdozio, mentre tutti sappiamo che il significato originario di “laico” è “al di fuori di ogni contesto e struttura politica e religiosa”.

Per questo - per un chiarimento concettuale- continuo a definire "spiritualità laica" quel senso di “presenza”, la stessa definita Es nella psicologia transpersonale. Una sorta di “sottile essenza” della materia. Per cui come può esserci separazione fra la materia e lo spirito? Come può esserci separazione fra la rosa ed il suo profumo? Fra l’umidità e l’acqua? Tra il fuoco e la sua capacità di emettere luce e calore?

La spiritualità laica supera la distinzione fra materia e spirito.

Paolo D'Arpini

Scheda dettagli:

Data: 28 febbraio 2017Autore: Paolo D'Arpini
Fonte/Casa Editrice: Paolo D'Arpini
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Paolo D’Arpini - Circolo vegetariano VV.TT.

Nella mia vita non ho mai avuto un dono spiccato per la modestia, ho sempre considerato me stesso e la mia opera come un degno percorso evolutivo. Abitando a Verona avevo già collaborato, nel 1967-68, ad una rivista locale che si chiamava Verona Beat, un cult tipico di quegli anni, ebbi la fortuna…

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