gio, 28 marzo 2024

Trasformare l'ora di religione in "storia teorico-pratica delle religioni"

Insegnamento spirituale nelle scuole statali

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In seguito alla continua perdita di credibilità delle fedi monolatriche anche da parte dei movimenti laici è ripresa la discussione in ambito scolastico sulla così detta "Ora di religione", ora dedicata all’insegnamento cristiano.

La nostra proposta come "Movimento per la Spiritualità Laica" è quella di modificare la materia in forma di "Storia delle Religioni, in chiave teorico-pratica". La cosa non è sinora riuscita ad approdare in una compiuta proposta legislativa ed è "naturale" che le istituzioni religiose difendano a spada tratta la loro materia, che assicura una retribuzione sicura a tanti preti. All'uscio dell'Ora di religione, inoltre, bussano oggi anche rabbini e mullah, per garantirsi una adeguata fetta di mercato e di egemonia ideologico-politica. E’ meno naturale che quest’ora sia difesa dai pretendenti come “spazio di libertà” e di "pari opportunità".

Indubbiamente quando entrano in gioco certi interessi le parole volano, troppo spesso sganciate dal loro significato.

Personalmente sono favorevole all’insegnamento scolastico del pensiero filosofico laico, collegato alla cosiddetta "Spiritualità naturale o laica", o Biospiritualità, basata sulla conoscenza di Sé e sul naturalismo, e non su romanzi fantasy (come la bibbia, il vangelo ed il corano). La spiritualità naturale è la prima ed unica forma di "religiosità" che ha promosso lo sviluppo della società umana nel suo complesso. Vedi ad esempio la funzione evolutiva svolta da filosofie come quella Platonica e Socratica, lo Zen, il Taoismo e l'Advaita Vedanta (non-dualismo), ma vorrei che quest’insegnamento fosse reale, ovvero corroborato da esperienze dirette, non fittizio o libresco. Infatti troppo spesso l’insegnante religioso sviluppa il suo programma "teorico" magari impartendo lezioncine a sfondo etico/moralistico (roba per "innocenti"), con materiale "preso in prestito"

L'insegnante deve essere qualificato nell'esperienza del Sé e non nell'accumolo di nozioni prese dai testi. Così avveniva infatti nelle scuole Zen, ad esempio, in cui non era possibile insegnare se non si era sperimentato il Satori.

Le religioni tradizionali sono ormai una zavorra inutile, eppure talvolta occorre analizzarle per lo meno allo scopo di ridimensionarle a quel che realmente sono: favole necessarie all'infanzia!

Paolo D'Arpini

Comitato per la Spiritualità Laica
Via Mazzini, 27 - 62010 Treia (Mc)
Tel. 0733/216293

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Data: 25 gennaio 2017Autore: Paolo D'Arpini
Fonte/Casa Editrice: Paolo D'Arpini
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Paolo D’Arpini - Circolo vegetariano VV.TT.

Nella mia vita non ho mai avuto un dono spiccato per la modestia, ho sempre considerato me stesso e la mia opera come un degno percorso evolutivo. Abitando a Verona avevo già collaborato, nel 1967-68, ad una rivista locale che si chiamava Verona Beat, un cult tipico di quegli anni, ebbi la fortuna…

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