Sufismo - La visione non-duale dell'Islam
Il fatto che si possa giungere all'Uno seguendo una qualsiasi religione pone però la necessità di abbandonare il credo religioso il momento che si vuole penetrare ed essere compenetrati dall'Uno, sostituendo il "credere" con la diretta esperienza La strada è utile per giungere al Tempio ma bisogna lasciarla per entrarci.
Dal punto di vista della "spiritualità sociale" (religiosa), al fine di una convivenza pacifica, -comunque- il sincretismo è vantaggioso come pure lo è l'abbandono di ogni dogmatismo. Ciò non esclude la continuità di partecipazione alla "forma esteriore" (spirituale) più consona ad ognuno di noi. E ciò vale anche per i seguaci delle religioni monoteiste, che hanno visto sorgere al loro interno "santi" e "saggi" totalmente liberi da senso separativo.
Per cui anche l'approccio del sufismo è sicuramente valido, per chi lo sente affine alle proprie tendenze o tradizioni, mantenendosi integri nella fiducia e nella sincerità e nella onestà di "percorso".
In altro contesto qualcuno ha affermato: "ognuno per sé.. e dio per tutti". Ove per Dio si intende il Tutto che in tutti è presente.
Paolo D'Arpini
Scheda dettagli:
Data: 10 febbraio 2017Autore: Paolo D'Arpini
Fonte/Casa Editrice: Paolo D'Arpini
Profilo Pubblico di:
Paolo D’Arpini - Circolo vegetariano VV.TT.
Nella mia vita non ho mai avuto un dono spiccato per la modestia, ho sempre considerato me stesso e la mia opera come un degno percorso evolutivo. Abitando a Verona avevo già collaborato, nel 1967-68, ad una rivista locale che si chiamava Verona Beat, un cult tipico di quegli anni, ebbi la fortuna…