ven, 19 aprile 2024

Psico-spiritualità - Empatia e compassione

Arpini
Nell’analisi psicologica dei soggetti trattati, secondo me, occorre
tener presente che la comprensione degli stati psichici esaminati
nell’individuo “osservato” necessitano di una buona dose di
commistione ed empatia, ovvero lo psicologo deve essere anche un po’
“intrigante e speculativo”.

Intrigante deriva da intrigo (macchinazione, trama, intesa, etc.)
questa parola esprime un sacco di doppi sensi, a volte viene usata
nell’accezione positiva, in quanto una cosa intrigante è interessante,
varia, divertente, attraente… oppure nel senso negativo il che
significa confusa, cunning, con risvolti celati, etc.

Il termine "speculazione" esprime un altro aspetto tipico
dell’analisi, oltre quello dello specchiarsi… anche indagine, ricerca,
riflessione, pretesto…

L’empatia e la compassione sono necessari per la comprensione dei
giochi della mente, la compartecipazione ed il riconoscimento di
condividere tutti gli aspetti esaminati, questo è il solo modo
-secondo me- per poter trovare soluzioni agli squilibri ed alle
disfunzioni della psiche.

Perciò lo psicoterapeuta dovrebbe svolgere anche una funzione
sacerdotale, sciamanica… e questo non è un atteggiamento eretico… anzi
proprio questo atteggiamento consente di apportare elementi di
guarigione… All’inverso dove c’è assunzione di sanità nell’osservatore
e riconoscimento di insanità nell’osservato, subentra una sorta di
strumentalizzazione della “malattia” e di uso medico-terapeutico
falsato…

Tutti gli essere umani sono uguali, nessuno ha il diritto di
considerarsi un essere umano superiore ad un altro. Chi riveste un
ruolo istituzionale è sempre una persona, alla pari di ogni altra.

Quel che è in noi è anche nell'altro, altrimenti non potremmo
riconoscerlo. Anche chi giudica può essere giudicato e chi riveste
ruoli di rappresentanza di una intera categoria dovrebbe rispettare
per primo i principi di cui si fa garante. Possiamo essere pedanti
psichiatri tecnicisti e passivi e continuare a lamentarci che la
conoscenza della mente è un aspetto della fisiologia oppure essere
elementi attivi, costruttori di un sistema olistico, consapevoli che
corpo, mente e spirito sono un tutt'uno inseparabile!

Queste riflessioni sono una integrazione al discorso sul come superare
le "tendenze innate" senza cadere vittime di nuove "tendenze
correttive".... (nel qual caso il karma si ripete, sia pur
modificato).

Paolo D'Arpini

Scheda dettagli:

Data: 29 aprile 2016Autore: Paolo D'Arpini
Fonte/Casa Editrice: Paolo D'Arpini
Profilo Pubblico di:

Paolo D’Arpini - Circolo vegetariano VV.TT.

Nella mia vita non ho mai avuto un dono spiccato per la modestia, ho sempre considerato me stesso e la mia opera come un degno percorso evolutivo. Abitando a Verona avevo già collaborato, nel 1967-68, ad una rivista locale che si chiamava Verona Beat, un cult tipico di quegli anni, ebbi la fortuna…

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