ven, 29 marzo 2024

Oltre la Mindfulness: un Approccio Contemplativo alla Vita

Se ti preoccupi di vivere solo ciò che stai vivendo, cioè il presente, potrai vivere il tempo che ti rimane fino alla morte , senza turbamento, con benevolenza e serenità. - Marco Aurelio, Pensieri

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La diffusione delle pratiche basate sulla mindfulness, prima nel mondo anglosassone, e poi negli ultimi anni anche in Italia, ha avuto una vera e propria esplosione: oltre che utilizzata in ambito medico e psicologico, vengono proposti corsi di laurea nelle più prestigiose università, viene utilizzata nel campo dell’educazione, come anche nelle carceri; e dal 2007, dopo che Google ha iniziato ad offrire un programma di gestione e riduzione dello stress ai propri dipendenti chiamato Search Inside Yourself, moltissime aziende ne hanno seguito l’esempio.

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Volendo fornire una introduzione e una presentazione generale sull’approccio mindfulness possiamo dire che:
1. Mindfulness non è una nuova moda proveniente dagli Stati Uniti, sebbene ovviamente i protocolli MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) e MBCT (Mindfulness Based Cognitive Therapy) siano stati sviluppati e si siano affermati come pratiche di gestione e riduzione dello stress e di terapia psicologica nel mondo anglosassone;

2. Non è nemmeno una tradizione mistico-esoterica orientale, sebbene la teoria e le tecniche meditative che oggi conosciamo e pratichiamo anche in occidente, e che fanno parte delle pratiche di mindfulness, siano principalmente state sviluppate in oriente, e in particolar modo nella tradizione del Buddhismo;

3. Non è neppure una nuova scoperta della scienza medica e psicologica, benché certamente, negli ultimi anni, si sia fatta molta ricerca scientifica sugli effetti benefici della pratica di mindfulness, e siano stati definiti dei protocolli scientifici basati su tale pratica meditativa per migliorare e curare svariate patologie sia psichiche che fisiche;

4. L’approccio mindfulness consiste nella coltivazione di una qualità naturale, o meglio, nell’allenare un insieme di qualità naturali che ci permettono di vivere meglio, e che coinvolgono la totalità della nostra esistenza, il come ci mettiamo in relazione con noi stessi, con gli altri e con il mondo;

5. Poiché tali qualità sono appunto naturali, cioè sono presenti in ogni essere umano, in occidente come in oriente, la coltivazione di tali qualità è presente anche nella nostra tradizione sapienziale-filosofica occidentale, sebbene nei secoli siano andate perse le tecniche e lo spirito di tali pratiche.

Vorrei partire proprio da questo ultimo punto mettendo in evidenza, attraverso le parole del filosofo francese Pierre Hadot, come l’allenamento dell’attenzione, della presenza mentale fosse parte integrante del training filosofico dell’antichità: “ Abbiamo detto che l’atteggiamento fondamentale del filosofo stoico o platonico era la prosochè (???????) l’attenzione a se stesso, la vigilanza di ogni istante. L’uomo vigile è sempre perfettamente cosciente non solo di ciò che fa, ma anche di ciò che è, ossia della sua posizione nel cosmo e del suo rapporto con Dio”.

Jon Kabat-Zinn che, negli anni ’70, ha iniziato a definire e poi insegnare il metodo di riduzione dello stress basato sulla consapevolezza (MBSR- Mindfulness Based Stress Reduction) definisce la mindfulness come il “processo di prestare attenzione in modo intenzionale, nel momento presente, in modo non giudicante, al dispiegarsi dell’esperienza, di momento in momento”. Suzuki Roshi, uno dei più importanti maestri zen Giapponesi venuti ad insegnare in occidente nel secolo scorso, afferma: “Prestiamo attenzione con rispetto e interesse, non per manipolare, ma per comprendere quello che è vero. E vedendo ciò che è vero, il cuore diventa libero”.

In sintesi, si può affermare che con il termine mindfulness si intendono contemporaneamente tre cose:
1. un insieme di qualità naturali, qualità che sono in ogni essere umano, per lo meno a livello di potenzialità;

2. il processo di coltivazione di queste qualità, cioè le tecniche e l’attività di attualizzare, di “far essere” queste qualità;

3. il risultato, il frutto della nostra pratica: se coltiviamo carote raccogliamo carote, se coltiviamo la consapevolezza, la tranquillità, la gioia, l’equanimità, la gentilezza, la compassione, noi “incarniamo” proprio queste qualità.

Per approfondire scarica il documento allegato e visita il sito www.sedendoquietamente.org.

Scheda dettagli:

Data: 13 luglio 2015Autore: Claudia Panico
Fonte/Casa Editrice: www.claudiapanico.com
Allegato: 
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"Respirazione Olotropica" Claudia Panìco Psicologa…

Con oltre 25 anni di esperienza maturata nel campo dell’approccio olistico alla psicoterapia ed alla salute, offro ad individui e gruppi percorsi di crescita personale e psicoterapia corporea. Accompagno le persone in un viaggio in cui è possibile ritrovare la salute emotiva e la gioia di vivere, …

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