ven, 19 aprile 2024

L'altro modo di "Nascere"

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Quando decidiamo di venire a fare esperienza su questo pianeta, andiamo dal concessionario divino e scegliamo il nostro nuovo veicolo, dopodiché trascorriamo ben nove mesi in officina, per costruirlo in ogni dettaglio. Quando arriva il momento di venire fuori, passiamo attraverso una strettoia e, nel momento in cui si liberano i nostri polmoni, facciamo il nostro primo respiro e... aahhhhh!!! È qualcosa di così potente che ci sconvolge. A questo punto, generalmente il bambino appena nato trattiene il respiro, ma intorno a lui c'è qualcuno (l'ostetrica, il ginecologo o chi ne fa le veci) che chiude e taglia il cordone ombelicale, poi il bimbo viene lavato, pesato, subisce tutta una serie di "torture" (ad esempio infilargli una cannuccia nel naso, fargli una puntura sotto i piedi ecc.) e, nella stragrande maggioranza dei casi, il nuovo arrivato, dopo aver ricevuto questo tipo di "attenzioni", blocca il respiro. Dopo un po', inevitabilmente, il bimbo si trova davanti a questo dilemma: respirare e sentire tutta l'intensità e la potenza della vita, oppure non respirare e rischiare così di morire? La scelta, il più delle volte, è una via di mezzo, e cioè respirare lo stretto necessario per rimanere in vita, evitando sia un estremo (vivere) sia l'altro (morire). Poi ci sono bambini più coraggiosi che trattengono il respiro molto più a lungo, e dopo un po' cambiano colore e diventano bluastri: ovviamente chi sta lì intorno si spaventa perché il bimbo sta per morire, allora lo si prende per i piedi, a testa in giù, e gli si danno delle pacche sul sedere per farlo piangere e respirare. Ma come ti sentiresti se, ora che sei adulto, tutto questo venisse fatto a te?

Questo modo di nascere, considerato da molti "naturale", in realtà è "normale", perché è una prassi a cui ormai ci siamo abituati, ma non ha nulla di naturale. Purtroppo, questa è la base su cui costruiamo la nostra casa, cioè la nostra vita (o potrei dire sopravvivenza, visto che da quel momento in poi si respira lo stretto necessario per sopravvivere). Se osserviamo la natura, ci accorgiamo di quante cose abbiamo distorto in nome di chissà quale civilizzazione. Hai mai osservato il parto di un qualsiasi mammifero, dal vivo o in un documentario? Ti sembra che la madre mentre partorisce urli, strepiti o si lamenti? Ed il figlio, quando nasce, lo hai visto piangere, urlare o agitarsi? Per quale motivo l'essere umano, quando nasce, deve piangere? E per quale motivo la donna deve soffrire così tanto quando partorisce?

Innanzi tutto c'è da comprendere qualcosa in più riguardo al nostro corpo. Il nostro meraviglioso corpo è fatto per la maggior parte di muscoli, ma noi siamo coscienti solo di alcuni di essi, mentre di altri non abbiamo alcuna percezione. Anche le nostre cellule si muovono come dei muscoli, e cioè si contraggono e si rilassano, si aprono e si chiudono. Se cominciamo a prendere conoscenza e coscienza di questa meravigliosa macchina che abbiamo comperato dal concessionario divino, e ci rendiamo conto che il nostro corpo è fatto di muscoli, che si contraggono e si rilassano, realizziamo che anche la vagina ed il collo dell'utero sono fatti di muscoli, quindi se i muscoli della vagina e del collo dell'utero si rilassano in fase di travaglio, non ci sarà alcun dolore al momento del parto, anzi, alcune donne ? che hanno fatto una buona preparazione e sono arrivate ad una profonda conoscenza di se stesse ? hanno addirittura provato un orgasmo da dentro. Ovviamente questo è possibile solo se ci sono le condizioni idonee a far sì che ciò possa avvenire, e cioè:
- ottima conoscenza di sé (condizione imprescindibile);
- ambiente adatto e tranquillo (casa propria è meglio), senza troppa gente intorno;
- luci basse, appena lo stretto necessario;
- magari in acqua calda;
e tutte le altre condizioni che possano rendere l'ambiente sereno ed armonioso.

Se la donna si rilassa non prova dolore, ed il bambino ? che deve passare attraverso la vagina ? non si sente costretto ed in pericolo. Se, appena uscito, si tiene il bimbo sulla pancia della mamma con il cordone ombelicale ancora attaccato per 10 minuti, mezz'ora, un'ora (o anche per qualche giorno, lasciando che il cordone cada spontaneamente, come avviene nel parto dolce o Lotus Birth), anche se il bimbo fa il suo primo respiro ? che è qualcosa di molto potente ? e trattiene il respiro perché spaventato, non corre pericolo di morte (così come invece accade quando si taglia subito il cordone ombelicale), resterà tranquillo, non piangerà, ed avrà il tempo di riprovarci ancora, finché non si instaurerà un ritmo respiratorio circolare, come fanno tutti i mammiferi sul pianeta Terra (tranne quelli che vanno sott'acqua, per ovvie ragioni). Se fino ad oggi non ci hai fatto mai caso, guarda come respirano gli animali (cane, gatto, cavallo, mucca, oppure guarda qualsiasi documentario), magari osservare un cane è più facile e a portata di mano. Può cambiare la frequenza del respiro, cioè quando è a riposo fa un respiro più lento e quando è attivo più veloce, ma sempre e comunque continuo e profondo. Questo è quello che dovrebbe essere il nostro vero modo di respirare.

Il parto è un evento meraviglioso, non una malattia, o una cosa così drammatica, come vogliono far credere i medici, con i loro tagli cesarei, episiotomie, iniezioni di ossitocina per accelerare il parto e quant'altro sanno fare. Sono proprio loro ad averlo reso così drammatico (anche se stanno facendo il meglio con quello che sanno, però "non sanno quello che fanno"). Partorire consapevolmente è una scelta, e richiede una preparazione specifica. Paolo Cericola, avendo "rivissuto" la propria nascita, è in grado di accompagnare le coppie che decidono di intraprendere questo tipo di percorso, attraverso il Respiro della Memoria® e la Coccoloterapia® in acqua calda, due evoluzioni apportate al Rebirthing (una tecnica di respirazione consapevole) da Paolo Cericola.

Paolo Cericola

Per saperne di più:
Scuola di Respiro
www.scuoladirespiro.com
www.scuoladirespiro.org

Scheda dettagli:

Data: 22 febbraio 2015Autore: Paolo Cericola
Profilo Pubblico di:

Scuola Di Respiro

Scuola di Respiro, la prima scuola italiana specializzata da 30 anni in Tecniche di Respiro Originario, che producono molto velocemente i vantaggi di: maggiore e miglior Salute, più Benessere, più Gioia, ed anche una potente Crescita Personale e Spirituale e soprattutto per aiutarti a riscoprire la…

Rebirthing
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