Ciao, sono Paolo Cericola, Fondatore e Presidente della Scuola di Respiro di Roma e Parma. Quello di cui voglio parlarti è qualcosa che tutti noi conosciamo benissimo, o meglio, crediamo di conoscere benissimo, perché lo facciamo 24 ore su 24, e se non lo facessimo moriremmo in pochi minuti: il respiro.
Il respiro ci tiene in vita ed è la nostra principale fonte di energia. Eppure, sono veramente poche le persone consapevoli del proprio respiro, della sua portata e potenza, tanto che il respiro, per molti, risulta essere tutt'altro che conosciuto, bensì sconosciuto. Tendiamo a portare l'attenzione al respiro solo quando c'è qualche difficoltà respiratoria, ad esempio dovuta ad un trauma fisico o a qualche malattia. Per il resto del tempo (circa il 90-95%), siamo inconsapevoli del nostro respiro. Perché?
Cominciamo dalle fondamenta: costruiresti la tua casa su una base obliqua? Ti sentiresti al sicuro in una casa in bilico? Suppongo di no! Altra domanda: ti sei mai chiesto come hai imparato a respirare? Ho posto questa domanda a migliaia di persone, e finora la mia statistica è rimasta intatta al 100%: nessuno se lo è mai chiesto! Qualcuno mi ha risposto che si impara naturalmente, ti danno qualche schiaffo e via... ma di fatto, nessuno si è mai posto davvero la domanda su "come" abbia imparato a respirare. Si tratta invece di una domanda fondamentale, perché dalla risposta si può capire come e quale sia la qualità della tua vita oggi; in poche parole, hai costruito la tua casa su una base in pendenza, poco sicura, oppure su una base piana e stabile?
Purtroppo, la maggior parte di noi ha imparato a respirare in maniera molto drammatica. Considera che per ben nove mesi, prima di nascere, siamo stati attaccati al nostro cordone ombelicale per essere nutriti ed ossigenati; in quei nove mesi non abbiamo mai respirato direttamente con i nostri polmoni. Al termine della gravidanza, quando arriva il momento di uscire dalla pancia della mamma (ora la faccio semplice, senza considerare tante altre cose), passiamo attraverso una strettoia che ci comprime la testa, ma poi subito dopo il passaggio della testa ci comprime anche la gabbia toracica, che nel momento in cui siamo usciti completamente, per effetto fisico-meccanico, si decomprime e ci permette di fare il nostro primo respiro con i nostri polmoni. Questo è un avvenimento per noi sconvolgente. Purtroppo, nella maggior parte dei casi, coloro che accolgono il piccolo su questo pianeta (l'ostetrica, il ginecologo o chi per loro), come prima azione, procedono al taglio del cordone ombelicale, privando immediatamente il bambino della fonte di ossigeno e nutrimento a cui era abituato. Ora, se questo piccolo essere appena arrivato trattiene il respiro perché è spaventato, cosa potrebbe succedere? Potrebbe morire? Da una parte non riceve più ossigeno dal cordone ombelicale, dall'altra non ha mai respirato direttamente con i suoi polmoni; quindi da un lato la sensazione è troppo forte (morire), dall'altro è altrettanto forte (vivere). Risultato? La soluzione più ovvia è che la maggior parte di noi ha deciso di respirare quanto basta, lo stretto necessario per sopravvivere. Poi ci sono anche bambini apparentemente più coraggiosi (che in realtà hanno più paura degli altri), che trattengono il respiro a lungo e cominciano a diventare cianotici. Quelli che stanno intorno allora si spaventano, così prendono il piccolo per i piedi, a testa in giù, e gli danno qualche schiaffo per farlo respirare... ma se tutto questo, ora che sei adulto, venisse fatto a te? Ti piacerebbe? O forse ti arrabbieresti? Ti sei mai chiesto perché i bambini appena nati piangano? Forse hanno le loro buone ragioni!
Altra cosa molto importante (che la maggior parte delle persone e dei medici non sa, e quelli che lo sanno non si capisce perché stiano zitti) è che, se il cordone ombelicale viene tagliato subito, ben il 30% del sangue del piccolo rimane nel cordone e nella placenta. Come ti sentiresti se, in questo momento, ti togliessi il 30% del tuo sangue? Ti sentiresti morire?
Purtroppo, questa è la base su cui la maggior parte delle persone ha costruito la propria casa.
Sarà mica per questo fatto che su questo pianeta si continua a fare una guerra dietro l'altra? Una mia insegnante molti anni fa disse una frase, durante un seminario a cui partecipavo come allievo, che mi colpì molto: "Se sul pianeta Terra si cambiasse il modo di nascere, nel giro di tre generazioni non ci sarebbero più guerre!"
Quindi, tornando al discorso della casa, passiamo la maggior parte della nostra vita maledettamente aggrappati su quella base per non cadere giù, invece di Vivere pienamente e felici! E ti posso garantire che è possibile farlo (vivere felici intendo)!
Una domanda spontanea che potrebbe sorgerti è: ma se io ho imparato così ed è tutta la vita che mi porto dietro questo schema, è possibile recuperare e rimettere a posto quella base, per avere una casa stabile o una buona salute o respirare bene?
Questo è esattamente quello che facciamo a Scuola di Respiro, aiutarti a riscoprire il tuo respiro naturale, quello che ti porti dietro e dentro il tuo Dna da milioni di anni di evoluzione.
Scuola di Respiro è la prima scuola dove liberi il tuo respiro e riscopri la "Meraviglia che sei!" A differenza di tanti altri che ti insegnano a controllare il respiro, noi ti aiutiamo a "liberarlo", e questo produce i vantaggi di: Salute, Benessere, Gioia, Prosperità, Crescita Personale e Spirituale!
Personalmente, ho iniziato il mio percorso con il Respiro Consapevole quando ero ancora un tecnico elettronico, più di trenta anni fa. Negli anni 80 ho conosciuto il Rebirthing, una tecnica ideata negli anni 60 dall'americano Leonard Orr. La mia prima seduta di Rebirthing mi ha sconvolto totalmente la vita, in meglio ovviamente, e da allora nulla è stato più uguale. Per più di venticinque anni ho fatto le mie sedute di Respiro tutti i giorni, arrivando a scoprire cose che per la maggior parte delle persone sono inimmaginabili e di cui solitamente non si parla o, se se ne parla, dicono che è fantascienza.
Ho apportato anche io il mio contributo all'evoluzione del Rebirthing (un po' come l'aereo dei fratelli Wright ed il Concorde): nel 1995 ho creato il "Respiro della Memoria® Molte Vite in una sola Vita - La macchina del tempo" e nel 1998, dopo migliaia di ore di lavoro a Ischia, la "Coccoloterapia® in acqua calda - La terapia del terzo millennio"; sono entrambi metodi dolci, non invasivi, che hanno reso ancora più rapido e preciso il lavoro svolto con il Respiro Consapevole.

Paolo Cericola

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