Celebrazione del Solstizio invernale
Durante il periodo finale dell’Impero romano Il culto del Sole-Sol Invictus Mithras, unito a quello dell’Imperatore, divenne per un certo tempo una sorta di “religione di stato”. La festività del solstizio invernale venne in seguito traslata alla figura di Gesù, che fu fatto nascere in corrispondenza dei giorni solstiziali.
Ma se durante il periodo pagano il cristianesimo, lo zoroastrismo, il mitraismo, etc. poterono coesistere con il consolidamento del potere cristiano vince l’assolutismo, la “paura” e la morte (come d’altronde avviene con l’affermazione della religione sorella: l’islam).
Noi esseri umani siamo in una catena evolutiva e non dovremmo giustificare alcun errore del passato, se non per comprendere che è passato e che va trasceso e superato. Se però una religione si ammanta del ruolo di “unica e vera” mentre continua con gli errori del passato allora la censura dovrebbe essere più severa… Ovviamente ciò vale per tutte le religioni così dette “creazioniste monolatriche” (giudaismo, cristianesimo ed islam). Per altre religioni, persino più antiche ed “aliene” alla nostra cultura certi problemi non si pongono, vedi la profonda etica del buddismo e del jainismo e del taoismo, che vantano un’antichità di migliaia di anni ed avrebbero molto da insegnare a giudei, cristiani e musulmani in quanto a “tolleranza”… e sacralità della vita e della natura.
Al fine di ricomgiurgerci con il filone originario che collega l’uomo alla natura ed agli eventi che sanciscono il passaggio del tempo, ci troviamo, il 21 dicembre 2016, alle ore 20, a Spilamberto (nella cantina di Caterina) per recitare assieme degli inni in sanscrito e successivamente condividere il “prasad” (cibo consacrato vegetariano) da ognuno portato. Per partecipare all’evento, che è libero e gratuito, è necessario prenotare scrivendo a: circolovegetariano@gmail.com – oppure chiamando al 333.6023090.
Paolo D’Arpini - Circolo vegetariano VV.TT.
Scheda dettagli:
Data: 21 dicembre 2016Autore: Paolo D'Arpini
Fonte/Casa Editrice: Paolo D'Arpini
Profilo Pubblico di:
Paolo D’Arpini - Circolo vegetariano VV.TT.
Nella mia vita non ho mai avuto un dono spiccato per la modestia, ho sempre considerato me stesso e la mia opera come un degno percorso evolutivo. Abitando a Verona avevo già collaborato, nel 1967-68, ad una rivista locale che si chiamava Verona Beat, un cult tipico di quegli anni, ebbi la fortuna…