ven, 29 marzo 2024

Briciole di saggezza - Spiritualità laica, zen, taoismo, poesia sufi, buddismo.. ed altro ancora

Paolo D'Arpini ridanciano1
Eredità della legge fondamentale della vita

Shakyamuni, che ottene l'illuminazione eoni fa, il Sutra del Loto, che
conduce tutte le persone alla buddhità, e noi comuni mortali non siamo
assolutamente differenti o separati gli uni dagli altri.

Nichiren Daishonin

*

Disincagliarsi dalla rete

Chi si aggrappa alla mente non vede la verità che sta oltre la mente.
Chi si sforza di praticare il Dharma non trova la verità che è aldilà
della pratica.

Per conoscere ciò che è aldilà sia della mente che della pratica
bisogna tagliare di netto la radice della mente e, nudi, guardare;
bisogna abbandonare ogni distinzione e restare tranquilli.

Tilopa

*

Hai finito di mangiare?

"Maestro ti prego insegnami la vera essenza dello Zen" - Implorò un
discepolo rivolto al maestro Josshu.

Ed il maestro rispose: "Hai finito di mangiare?"

- "Sì maestro, ho finito"

- "Allora va' a lavare le stoviglie!"

Josshu

*

La morale del Tao

Confucio pensò di poter convertire alla sua morale un famoso ladro di
nome Koshi, così si recò nel suo covo e cominciò ad impartirgli i suoi
insegnamenti. Ma Koshi si stancò ben presto della predica impotuna.

"Sei più puerile di un bambino - sbottò infine il ladro - la tua
morale sarà buona per te ma per me non vale niente. Insegnami l'altro
lato della morale se vuoi che comprenda!"

Fu quella una grande lezione per Confucio.

*

La bellezza della diversità!

"Solo se riusciremo a vedere l'universo come un tutt'uno in cui ogni
parte riflette la totalità e in cui la grande bellezza sta nella sua
diversità, cominceremo a capire chi siamo e dove siamo. Altrimenti
saremo solo come la rana del proverbio cinese che, dal fondo di un
pozzo, guarda in su e crede che quel che vede sia tutto il cielo".

Tiziano Terzani

*

Unveiling herself revealed

Unveiling herself revealed
existence to my eye,
so in everything seen
I perceived her.

My attribute is hers
since we are not called two;
her shape is mine
since we are one.

If she is called,
it is I who answers;
when I am summoned, she replies
and obeys the one who calls me.

If she speaks,
it is I who whispers;
when I tell a tale
she is the one who tells it.

For the second person's sign
became the first between us,
and so my rank is high above
all who cling to difference.

Umar Ben Al Faridh

*

Confucio disse..

Yen Hui, egli raggiungerà certamente la meta.
Se ha una imperfezione non succede mai che non la riconosca.
Quando l'ha riconosciuta non succede mai che ripeta l'errore per la
seconda volta.

Confucio

*

Ho bevuto...

Ho bevuto alla memoria dell'Amato
un vino che mi ha inebriato,
prima della creazione della vigna!

Umar Ben Al Faridh

*

Invito...

Non guardare il mio aspetto,
ma prendi ciò che ho in mano!

Jalaluddin Rumi

*

L'Amato si è rivelato a me

L'Amato si è rivelato a me
da dentro il mio corpo.
Il mio intero essere,
ora raffinato,
brilla come oro.

Allo stesso modo
in cui l'orefice testa l'oro
anch'io sono stato testato
ed ora sono intero.

Prima di riconoscerLO
ero metallo grezzo,
realizzando Lui Kabir
è diventato oro zecchino.

Kabir

*

Non sapendo chi io fossi...

Non sapendo chi io fossi
parlavo di io e del mio
ma io sono Tu e mio sei Tu,
Signore adorato dagli Dei!

Nammalwar

*

Com’è potuto accadere…?

Com’è potuto accadere Anima mia,
che sempre sei Consapevolezza e Gioia,
com’è che ora ti comporti
come se lo avessi dimenticato?

Meraviglia delle meraviglie,
oltre comprensione è la tua strana paura,
dolce Cigno, mio caro,
il timore che hai di me!

Mente che apprendi, conosci e dimentichi,
corpo ottenuto, che generi e poi muori.
Da dove queste impurità nella purezza?
Grandezza, piccolezza, classe, rango, vista e veggente..
Perché queste onde oscuranti nel profondo oceano della Gioia?

Non servono parole o voti di silenzio,
non andirivieni, non inizio, metà e fine,
non riverbero, né suono, non qualità,
non separazione e quindi non paura…
Oh meraviglia delle meraviglie,
le cose che sembrano, in un sogno?

Dentro e fuori, in alto e in basso, tutte le direzioni.
Persa nella luce, illimitatamente vasta,
intera, senza supporto, piena e calma,
pura Consapevolezza, Gioia immutabile,
allora remota, cercata lungamente come fine,
ora sei qui… Gioia… Gioia..!

Avadai Ammal

*

Il sacrificio mistico: la morte che ci fa Essere

Sono morto come minerale per divenire pianta.
Sono morto come pianta per divenire animale.
Sono morto come animale ed eccomi ora son uomo.

Perché temere la morte che non mi ha mai diminuito?

Una volta ancora morirò per salire fra gli angeli,
ma anche in quello stato debbo andare oltre,
tutti, eccetto Dio, periscono.

Quando avrò sacrificato la mia anima angelica,
sarò quel che mai la mente concepì.

Oh lasciami non esistere, poiché l’inesistenza
canta in toni solenni: "In Lui siamo!"

Jalalud-Din Rumi

*

Dì... chi sono io?

Io sono,
pulviscolo nella luce del sole,
io sono il sole rotondo.

Alla polvere dico "resta"
al sole dico "continua a muoverti".

Sono la nebbia del mattino
ed il respiro della sera.

Sono il vento sopra il bosco
e la spuma sullo scoglio.
L'albero maestro della nave,
il timone, il timoniere,
io sono la scogliera corallina
sulla quale si arenano.

Sono una pianta con un pappagallo fra i rami.
Silenzio, pensiero e voce.
Il soffio musicale che attraversa il flauto.
La scintilla di una pietra.
Sono la candela e la falena impazzita che vi gira attorno,
la rosa e l'usignolo perso nella sua fragranza.

Io sono tutti i livelli dell'Essere,
la galassia rotante,

l'intelligenza che si evolve,
l'alzarsi ed il cadere,
ciò che è e quel che non è.

Tu che conosci Jalaluddin,
Tu, l'Uno nel Tutto,
dì, chi sono io?

Dì.... io sono te!


Jalalud-Din Rumi

*

If by chance you remember me, could you know who am I?

Crumbs of emotions thougth,
in everlasting now,
body consciousness appear uncalled
and fade away unaided.
Yet some “one” is watching the turmoil.
Crumbs of emotions thougth,
helded togheter give sense to the ego’s puzzle,
scattered imperceived foam dust
if I am not.
Is it the subjet?
I, how where when why, who....

Saul Arpino


*

"Il pensiero religioso è la chiave del fallimento umano..."

I predicatori religiosi hanno convinto il mondo intero: "Voi siete
peccatori!". E ciò va bene per loro, poiché se non ne foste convinti i
lor affari non potrebbero prosperare. Dovete essere peccatori, solo
così continueranno ad esistere chiese, moschee e templi.

Il vostro permanenere nel senso del peccato è la loro buona
"stagione", la vostra colpa è il fondamento delle chiese più potenti,
più vi sentite in colpa e più le chiese continueranno a cosolidarsi.
Esse sono costruite sule vostre colpe, sul vostro peccato, sul vostro
complesso di inferiorità. Così hanno creato un'umanità "inferiore"....

Osho Rajneesh

*

Le ombre della sera si allungano

Le ombre della sera si allungano
e l'amore entra,
calmando ogni corpo e mente.

Guarda verso occidente e vedi
la luce del sole che tramonta.

Guarda dentro di te e vedi
un espanso infinito di luce.

Bevi il nettare dei petali del tuo cuore
e lascia che le onde d'amore ti sommergano.

Che magnificenza in quell'Oceano - Ascolta!
Il suono delle conchiglie,
il suono delle campane.

Kabir dice: "Oh fratello, ascolta!
Il Signore canta la sua canzone,
dentro di te...

Kabir

*

Devi chiede

Oh Shiva qual'è la tua realtà?
Che cos'è questo universo pieno di meraviglia?
Che cosa ne costituisce il seme?
Chi è al centro della ruota universale?
Che cos'è la vita aldilà delle forme che permea le forme?
Come possiamo penetrarla a fondo al di sopra dello spazio e del tempo,
al di sopra dei nomi e delle descrizioni?
Liberami dai miei dubbi!

*

Presenza consapevole

Quel continuo stato di essere presenti viene chiamato
autoconsapevolezza, autocoscienza, coscienza osservante, oppure, forse
impropriamente, autopresenza.

Una storia Zen narra che Chang chiese al Maestro:

- Mangiando e dormendo, rispose il Maestro
- Si, ma non tutti gli uomini mangiano quando mangiano e dormono quando dormono.

(Brani scelti da Paolo D'Arpini)

Scheda dettagli:

Data: 5 agosto 2016Autore: Paolo D'Arpini
Fonte/Casa Editrice: Paolo D'Arpini
Profilo Pubblico di:

Paolo D’Arpini - Circolo vegetariano VV.TT.

Nella mia vita non ho mai avuto un dono spiccato per la modestia, ho sempre considerato me stesso e la mia opera come un degno percorso evolutivo. Abitando a Verona avevo già collaborato, nel 1967-68, ad una rivista locale che si chiamava Verona Beat, un cult tipico di quegli anni, ebbi la fortuna…

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